7 aprile 2015: Giornata mondiale della salute dedicata alla sicurezza alimentare

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oms sicurezza alimentareIl 7 aprile è stata la Giornata Mondiale della Salute che per il 2015 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha voluto dedicare alla sicurezza alimentare: “Dai campi alla tavola, rendere il cibo sicuro”.

Le tecnologie hanno cambiato sotto molti punti di vista il nostro modo di vivere, per la produzione di alimenti si può dire lo stesso. tali cambiamenti, però, hanno bisogno di severi controlli perché non sempre innovazione vuol dire salute. Il direttore generale dell’OMS ha infatti affermato: “La produzione alimentare è stata industrializzata e il suo commercio e distribuzione sono stati globalizzati. Questi cambiamenti introducono molte nuove opportunità per il cibo per diventare contaminato da batteri nocivi, virus, parassiti, o sostanze chimiche. Un problema di sicurezza alimentare locale può rapidamente diventare un’emergenza internazionale”.

In Italia il tema dell’alimentazione e della sicurezza alimentare è molto caro, non solo grazie alla nostra tradizione culinaria millenaria, ma anche perché quest’anno abbiamo l’onere e l’onore di ospitare L’expo 2015, che verterà sul tema dell’alimentazione sotto tutti i punti di vista. Tanto che durante l’EXPO ci saranno eventi dedicati proprio all’importanza della qualità degli alimenti.

I dati diffusi dall’OMS sulla sicurezza alimentare non sono in effetti molto consolatori. Il cibo non sicuro può contenere batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche in quantità tali da causare più di 200 malattie, da una semplice infezione intestinale fino al cancro. Sono 582 milioni i casi infetti da 22 diverse patologie enteriche di origine alimentare e 351.000 decessi associati. I principali responsabili di queste malattie sono la Salmonella Typhi (52.000 morti), l’Escherichia coli (37.000) e il Norovirus (35.000). Le zone del mondo dove si registrano più casi sono l’Africa, seguita dal Sud-Est asiatico.

Gli sforzi principali per evitare queste situazioni devono essere fatti nella prevenzione, nell’uso di regolamenti e controlli rigidi e soprattutto condivisi in tutte le parti del mondo. L’apertura delle frontiere e uno scambio commerciale più libero, infatti, ci consentono di consumare cibi provenienti da tutto il mondo, ma che non sempre possono dirsi sicuri per la nostra salute. A questo scopo esiste la joint OMS-FAO – International Food Safety Autorità Network (INFOSAN) – una piattaforma che serve a garantire una comunicazione efficace e rapida in caso di emergenza per la sicurezza alimentare.

I ruoli importanti in questi processi sono sia quello del consumatore, che deve sempre impegnarsi a conservare accuratamente il cibo, a consumarlo entro le date consigliate e a scegliere in funzione della propria salute, sia quello delle aziende che producono, distribuiscono e vendono prodotti alimentari. In Europa vige l’obbligo, grazie alla nostra severa normativa comunitaria, di eseguire controlli costanti, di attuare le procedure del sistema HACCP, di formare il personale sulle norme di igiene e sicurezza alimentare e di attuare tutta una serie di procedure preventive che ci mettono al sicuro da numerose infezioni alimentari.