Arsenico nell’acqua, cosa dice la legge e quali sono i rischi

Home Utilità Approfondimenti Arsenico nell’acqua, cosa dice la legge e quali sono i rischi

analisi-acqua-arsenicoL’arsenico è un elemento chimico che può causare notevoli danni alla salute dell’uomo. Questo elemento, infatti, può uccidere danneggiando il sistema digestivo e nervoso dell’essere umano, provocandogli intossicazione che porta alla morte. Non solo, i composti che sono contenuti nell’arsenico sono cancerogeni al punto che l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro ha classificato l’arsenico come elemento cancerogeno di classe 1, ossia molto pericoloso per gli esseri umani.

In Italia, ma anche nel resto dell’Europa, sono state rintracciate tracce di arsenico nell’acqua.

Intervento Unione Europea

La questione della presenza di arsenico nell’acqua è stata molto dibattuta. L’Unione Europea è intervenuta con una decisione nel marzo del 2011 stabilendo come accettabile la presenza di arsenico compresa tra 10 microgrammi e 20 microgrammmi al litro per un periodo di tempo limitato, prevedendo poi una deroga all’Italia con scadenza fissata al 31 dicembre 2012.

Una presenza che rimane compresa tra questi limiti non dovrebbe mettere a rischio la salute dell’uomo. Questo discorso non vale però per i neonati e i bambini fino a 3 anni. Per loro, infatti, anche una minima presenza potrebbe rappresentare un grave pericolo.

Danni alla salute

Come detto, l’arsenico può portare alla morte a cause di danni irreparali al sistema digestivo o al sistema nervoso. Inoltre, è considerato elemento cancerogeno che può quindi provocare l’insorgere di tumori.

L’assunzione di arsenico produce sintomi immediati quali nausea, vomito e dolori addominali. Dopo circa un’ora si potrebbero verificare sintomi più gravi ed evidenti all’apparato circolatorio, gastroenterico e al sistema nervoso e periferico. Danni si possono riscontrare anche al fegato, con steatosi, necrosi e cirrosi.