Il discorso relativo all’autocontrollo alimentare per gli agriturismi è particolare e differisce da quello che potrebbe riguardare l’haccp per i ristoranti o le trattorie.
Per quanto riguarda gli agriturismi, la sicurezza alimentare va rispettata su due fronti: da una parte la sicurezza igienica con cui vengono serviti e offerti i prodotti alimentari al pubblico, dall’altra le modalità con le quali gli stessi prodotti vengono raccolti, conservati e manipolati.
Per definizione l’agriturismo vende e offre prodotti, bevande e alimenti ai clienti che vengono coltivati sul proprio territorio. Nonostante alcuni alimenti possono non essere autoprodotti in loco ma acquistati da altri fornitori la caratteristica predominante che descrive l’agriturismo è quella di auto produrre, coltivare e offrire al pubblico i cibi e le bevande provenienti dal proprio territorio.
Tra le caratteristiche fondamentali dell’agriturismo vi sono la fornitura di pasti in un arco limitato di tempo, la produzione di conserve e bevande auto prodotte con gli alimenti raccolti all’interno delle proprietà dell’agriturismo o provenienti da fornitori e aziende agricole locali.
Garantire la sicurezza alimentare diventa quindi fondamentale anche per gli agriturismi ed è quindi necessario che il responsabile dell’agriturismo disponga del manuale HACCP, di un piano HACCP adeguato e dell’autocontrollo del rischio potenziale. Tutti questi elementi rientrano nella normativa europea per la sicurezza e l’igiene alimentare.
Tutte le fasi, dal raccolto alla trasformazione degli alimenti, dallo stoccaggio alla preparazione dei cibi, fino al confezionamento, al deposito e alla successiva commercializzazione devono essere adeguatamente controllate. Il titolare dell’agriturismo deve pertanto vigilare sui rischi potenziali in ogni fase della produzione e assicurarsi che tutti i dipendenti che operano all’interno dell’agriturismo rispettino le corrette norme igienico-sanitarie.
Tra le mansioni più importanti per il responsabile dell’agriturismo previste dalla normativa sull’autocontrollo alimentare vi sono:
- verifica della potabilità dell’acqua;
- controllo degli strumenti e degli impianti di conservazione;
- disinfestazione e derattizzazione degli ambienti;
- corretta pulizia e igiene dei luoghi e del personale addetto;
- formazione adeguata del personale;
- controllo delle derrate e dei prodotti stoccati nei magazzini;
- e tutte le altre attività fondamentali per tutelare la sicurezza alimentare e ridurre al minimo i rischi.
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